“Vendemmia anticipata, vendemmia fortunata” dicevano gli anziani viticoltori.
Il bimestre settembre/ottobre è sempre stato foriero di spiacevoli perturbazioni climatiche che spesso inficiavano il raccolto e il lavoro di un anno, quindi prima arrivava la vendemmia e più miglioravano i margini per portare in cantina un raccolto di qualità.
Quest’anno forse il clima ha esagerato e la raccolta delle uve è iniziata nella prima metà di agosto con le varietà Pinot nero e Chardonnay cui sono seguite, sui Colli Piacentini, Ortrugo, Sauvignon blanc e Malvasia.
Nel momento in cui stiamo stendendo queste note si stanno vendemmiando le varietà a buccia rossa rappresentate da Barbera, Croatina, Merlot e Cabernet Sauvignon che, in diverse percentuali stabilite dal rigoroso disciplinare di produzione, andranno a comporre l’uvaggio finalizzato all’ottenimento del Gutturnio dop Colli Piacentini.
L’annata agraria è stata caratterizzata da un andamento climatico abbastanza regolare fino alla fine del mese di maggio: l’inverno è stato mite e senza neve, la primavera è giunta con regolarità sull’inverno: i giorni di sole si sono intervallati con giusta cadenza a quelli di pioggia e la vite non è stata attaccata dai comuni parassiti fungini rappresentati da peronospora, oidio e tantomeno botritis. Nel mese di aprile però la primavera ha subito un ritorno di inverno e inaspettatamente il gelo ha falcidiato circa il 10/15% della produzione di uva.
Con l’arrivo di giugno il clima è andato via via verso temperature sempre più estive sfociando a luglio nel caldo torrido senza piogge. Il clima quasi tropicale ha accelerato il processo di maturazione delle uve però i vigneti di medio/alta collina ben esposti e soleggiati, dalla metà di luglio hanno iniziato a soffrire la siccità.
La produzione che sta caratterizzando questa vendemmia è indirizzata verso l’ottenimento di vini di alta, in taluni casi altissima qualità e con una quantità scarsissima che per certe varietà supera il 50% rispetto a una normale annata agraria.
Le varietà più colpite in merito alla riduzione quantitativa sono rappresentate da:
- Malvasia (-60%)
- Pinot nero e Chardonnay (-45%)
- Sauvignon blanc (-50%)
- Barbera (-40%)
- Croatina (-40%)
E’ ormai quasi da un mese che in cantina “va l’aspro odor dei vini” ma siamo solo all’inizio di settembre e non a novembre, come citava Giosuè Carducci nella sua popolare (perché conosciuta) poesia.
Prevediamo già a fine mese di poter valutare il potenziale qualitativo dei vini… al momento però intendiamo lasciar fermentare i mosti… in pace !
Santa Giustina, 05 settembre 2017