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Il vigneto ad Aprile

By silviapagani-sg 6 anni ago
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Aprile è il mese in cui la Primavera esprime le sue massime eccellenze.

Il clima si va via via addolcendo, le giornate di luce diventano sempre più lunghe, la natura esplode in un arcobaleno di colori, il verde arriva a tingere i prati in sostituzione del marrone.

Anche il bosco si colora nel mese di aprile: fioriscono i ciliegi “franchi”, cioè quegli alberi nati direttamente dai semi trasportati dagli uccelli, fioriscono il castagno, il frassino, il sambuco e le robinie emanando nell’atmosfera un profumo intenso, dolce e piacevolissimo che attira gli insetti impollinatori, in particolare le api.
Nel sottobosco fioriscono le primule, le anemoni, il dente di cane, formando un tappeto giallo/azzurro/lilla; negli argini delle strade domina il biancospino; lungo le prode degli argini le viole, i ranuncoli e le pratoline.

E nei vigneti?

Anche gli interfilari dei vigneti si colorano: di verde, di giallo, di bianco, di azzurro, di lilla. Per i viticoltori le erbe degli interfilari sono considerate “infestanti”, gli osservatori estranei alle problematiche agronomiche considerano queste erbe un dono della natura, chiamate con i loro fiori ad abbellire un paesaggio altrimenti considerato troppo “industriale”.
Troviamo gli interfilari con tappeti gialli espressi dai fiori di tarassaco e bianchi ad opera della capsella. Ogni tanto qualche macchia lilla costituita dal lamium e dal geranio selvatico, l’azzurro viene conferito dalla veronica detta “occhi della madonna”.
Il vigneto ad Aprile è quindi un giardino, o meglio “un orto botanico” che delizia lo sguardo del contemplatore amico della natura.

Questo spettacolo però sarà di breve durata, vuoi perché i fiori, un po’ come le farfalle, hanno vita breve, ma soprattutto per il fatto che a fine aprile iniziano le lavorazioni tra i ceppi di vite, mediante le pratiche agronomiche rappresentate da falciatura, vangatura, fresatura che trasformano il colore dei fiori e il verde dell’erba in un marrone/giallo ambrato che rende malinconicamente monotona la visione.

Aprile dunque rappresenta il mese del “risveglio” della natura con il ritorno dei colori e dei profumi importanti per la vista e lo spirito dell’osservatore; il viticoltore attento all’inizio di questo mese avrà già provveduto alle potature della vite e alla legatura dei tralci perché presto inizia la fase “del pianto” dei ceppi, indicanti la fase di inizio del germogliamento.
Il ciclo produttivo così riprende, foriero di delizie, di soddisfazioni e di allegria ma pure di insidie in agguato legate al clima, in quanto il vigneto in fondo rappresenta una naturale fabbrica all’aperto!

Guerrino Saviotti

Alcuni dei fiori più presenti nel vigneto ad Aprile:

  • Bellis perennis
  • Capsella bursa pastoris
  • Euphorbia ciparissas
  • Geranium molle
  • Lamium maculatum
  • Lamium purpureum
  • Ranunculus ficaria
  • Taraxacum officinalis
  • Tussilago farfara
  • Veronica persica
capsella bursa pastoris

Capsella bursa pastoris

euphorbia ciparissas

Euphorbia ciparissas

geranium molle

Geranium molle

interfilare con tarassico

Interfilare con tarassico

lamium maculatum

Lamium maculatum

lamuiun purpureum

Lamuiun purpureum

Santa Giustina vigna e biancospino

Vigna e biancospino Santa Giustina

taraxacum officinale

Taraxacum officinale

tussilago farfara

Tussilago farfara

veronica persica

Veronica persica

Category:
  Diario
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